lunedì 4 ottobre 2010

La massina performance di Cristiano Giannotti

Oggi mi va di parlare di cosa è la performance per un atleta e da cosa viene influenzata.
In questi giorni mi trovavo, dopo una gara, a discutere con un mio atleta di cosa fosse la performance, e su quali fattori essa si basi.
Spesso, per un calciatore, o un atleta di sport aciclico, la massima performance è molto difficile da raggiungere, ma ancora più difficile, una volta raggiunta, restarci.
Notavo che l'atleta con cui parlavo, non riusciva ad esprimere con chiarezza quale fosse il motivo delle sue ultime prestazioni non al top rispetto al recente passato.
Ancor più difficile era fare un quadro chiaro del momento per spiegare e capire quali ne fossero le cause.
Diciamo che la massima performance, che non è quantificabile con nessun test nè fisico nè tecnico, viene raggiunta da una serie di fattori, tra cui anche la forma atletica.
Per essere al quanto pratici io inserirei 4 fattori che influiscono sulla massima performance, e cioè:

- La condizione mentale;

- Forma fisica;

- Status emotivo generale pre - gara;

- Motivazioni alla massima prestazione in campo.

Condizione mentale: è innegabile che vivere nel periodo agonistico una buona condizione mentale di serenità e tranquillità, favorisce in modo positivo l'approccio allo sforzo fisico e ad uno stato di "accettazione" alle proposte di carico fisico e tecnico. Lo stress, ad esempio, dovuto a diversi fattori personali (analizzabili e discutibili con lo stesso giocatore) influisce sulla volontà e sulla lucidità nell'essere "presenti" alle esercitazioni e alle partite la domenica. Perchè, se ci riferiamo a massima performance, dobbiamo intendere quella condizione che ci permette di eseguire giocate e prestazioni che ci fanno andare al di sopra delle nostre comuni e solite capacità, senza dover "spendere" energie aggiuntive a volte riducendo anche lo sforzo agonistico.

Forma fisica: non spendo molte parole per la forma fisica, perchè è scontato che avere una buona forma fisica, e non mi riferisco all'eccellenza atletica, fa da corollario a tutte le altre condizioni che ho elencato. Fatto sta che, contemporaneamente, la forma fisica spesso è influenzata dalle altre condizioni, le quali se mancano non permettono la massima predisposizione all'allenamento settimanale.

Status emotivo generale e pre-gara: a mio modesto parere, forse lo stato emotivo di un giocatore è quello che influisce di più sulla prestazione e sull'allenamento. E' risaputo che un non ottimo stato di serenità o di turbamento interiore e affettivo ha delle enormi ripercussioni sull'attività agonistica, sin anche alla sospensione temporanea dell'attività nei casi più gravi. Per un tecnico e per lo staff è fondamentale capire ed osservare anche questa evoluzione di un proprio atleta e riuscire a comunicare con lui. Non considerare questo aspetto e continuare a "pretendere" un certo tipo di allenamento può portare ad un calo di prestazione.

Motivazione alla massima performance: questa è una di quelle condizioni che secondo il mio parere determina la massima performance: la volontà di raggiungerla. Ritengo che l'aspetto volitivo e la coscienza di voler arrivare a certi risultati possa anche aiutare a migliorare le altre condizioni. Un aspetto, infatti, importante dello staff tecnico è capire la determinazione di un proprio calciatore e cercare di esaltarlo quando questi è in fase anabolica in senso generale.
Da qui, l'aspetto della comunicazione con i propri atleti riveste un ruolo importante.

Su questo argomento della performance mi piacerebbe avviare un confronto e un piccolo dibattito con i lettori del blog e con chi ne è direttamente coinvolto.
E' ben accetta l'analisi di altri aspetti che ho ritenuto "secondari" a favore di questi.

Cristiano Giannotti

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